venerdì 23 novembre 2007

bara bröst

corriere della sera, versione on line: al primo posto fra i più letti di oggi, un articoletto che fa pensare. non tanto per la notizia in sé, di scarso rilievo, quanto proprio per il fatto che sia la più letta del giorno (con tutto quello che succede... d'altronde, a chi interessa com'è andata a finire la storia del disastro nel mar nero di una decina di giorni fa? saranno riusciti ad arginare la chiazza di petrolio? non mi è dato saperlo... per avere informazioni devo andare a spulciare i quotidiani stranieri).

l'articolo c'entra con la svezia, ma dubito che qui spicchi fra le news che destano più interesse.

bara bröst è il nome e lo slogan adottato da un gruppo di donne che, dopo alcuni episodi verificatisi in piscine pubbliche del regno, hanno deciso di rivendicare il diritto di tuffarsi a seno nudo. e forse dire "topless", per chi pensa in italiano, è un azzardo, poiché il rimando alla carica trasgressiva di BB è troppo forte. e sicuramente distante dalle affermazioni svedesi.

"bara bröst" significa sì "seni nudi", come puntualizza il giornalista del corriere, ma anche "nient'altro che seni", "soltanto seni". d'estate sono numerose le svedesi che prendono il sole sulle spiagge di laghi e mare senza il pezzo sopra del bikini. e, certo, nessuno si sconvolge a vedere una giovane mamma che allatta il proprio piccolo in qualche locale pubblico. tutto sommato mi sembra che gli svedesi, gli stessi che tagliano le scene di sesso per i film che vanno in tv, siano tranquilli di fronte alla nudità intesa come dato di natura. e allora, si chiedono queste bagnanti, perché in piscina le donne non possono mostrare i capezzoli, al pari degli uomini?

fra l'altro, chi ha sperimentato le saune nel nord europa sa bene che qui nessuno si turba a vedere donne e uomini nudi (non solo in topless) fra i vapori al profumo di arancio e lime. anzi, dirò di più. nessuno guarda. c'è chi legge il giornale in pausa fra una seduta e l'altra. c'è chi si beve una spremuta. è la cosa meno sessuale che si possa pensare.

allora mi chiedo: dopo il bombardamento televisivo di seni e sederi - fenomeno molto più italiano che svedese - lasciare l'ultimo velo di mistero o smantellare la discriminazione sessuale? il topless, oggi, è trasgressione, volgarità, emancipazione o parità? quest'ultima passa davvero per questo genere di rivendicazioni?

quand'è che un seno è "solo" un seno?

domenica potremmo andare al central badet, una delle saune più belle della città. e chi crede che la svezia sia tanto disinibita, ricordi che qui la sauna si fa divisi. i maschi da una parte, le femmine dall'altra...

1 commento:

lilì ha detto...

Eheh, quando vedrò qualcosa del genere nella piscina della bassa val Seriana che frequento capirò che i tempi sono cambiati anche da noi :-) Comunque è vero, al nord è tutto diverso (a partire dalla Germania). Miao